3 Mosse per Domare il Sentiero: la MTB secondo MeSciaMoovêt
Se senti che l’asfalto ti sta stretto e il tuo cuore batte più forte quando il sentiero si infila tra gli ulivi e si perde tra le pietre della Valle d’Itria, allora è tempo di mettere le ruote dove le mappe si fanno emozione.
La MTB non è solo tecnica, è un linguaggio del corpo, una danza tra equilibrio e istinto. E no, non serve essere super atleti o stuntmen. Servono solo tre mosse. Tre ancore da cui partire per sentirsi finalmente parte del paesaggio e non più semplici passanti.
Mossa #1 – Stare in ascolto: la Posizione Neutra
In MTB, stare fermi non vuol dire essere immobili. La posizione neutra è quella del corpo che ascolta. In piedi sui pedali, ginocchia e gomiti leggermente piegati, il peso ben distribuito, come chi sta per fare un passo ma ancora non lo sa dove.
- Stai sui pedali: lasciati andare al ritmo della terra.
- Pedali orizzontali: ore 3 e 9. Stabile, come i muretti a secco.
- Morbido: niente rigidità, solo flessibilità e ascolto.
- Peso al centro: senti la bici come un’estensione di te.
Mossa #2 – Guardare avanti: Occhi che scelgono la strada
La bici va dove vanno gli occhi. E gli occhi, in MTB, sono antenne. Se guardi troppo vicino, inciampi. Se guardi avanti, danzi. Ogni curva è una promessa, ogni radice una sfida da leggere con lo sguardo.
- Guarda oltre: 3-5 metri più in là. Là dove vuoi andare.
- Scegli la linea: non c’è una sola strada, c’è la tua.
- Segui lo sguardo: il corpo farà il resto, fidati.
Mossa #3 – Frenare per restare liberi
Frenare non è fermarsi. È prendere il controllo, decidere il ritmo. Il freno è un alleato, non un nemico. E quando impari a usarlo davvero, il sentiero si apre come un invito.
- Due freni, un cuore solo: anteriore per potenza, posteriore per equilibrio.
- Modula: niente scatti, solo pressione consapevole.
- Frena prima: anticipa, non improvvisare.
- Nel ripido: peso un po’ indietro, respiro calmo.
Pratica come filosofia
Le 3 mosse non sono solo tecniche, sono un modo di stare nel mondo. Un modo MeSciaMoovêt. Fai un giro tra i sentieri della Valle, trova un tratto che ti piace e ripeti. Guarda, senti, frena. Ogni volta un po’ meglio. Ogni volta un po’ più tuo.
Il sentiero non aspetta. E nemmeno tu dovresti.